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Cantatrici villane, Le.

Opera lirica in due atti di Valentino Fioravanti rappresentata, sembra, per la prima volta a Parigi nel 1803 davanti a Napoleone Bonaparte, con grande successo. La vicenda dell'opera è quella di tre donne di Frascati che intendono dedicarsi al canto: l'ostessa Agata (soprano) e le contadine Rosa (soprano) e Giannetta (mezzosoprano). Scelgono per loro maestro don Bucefalo (basso) che è da tempo invaghito di Rosa, ritenuta vedova di Carlino (tenore), dato per disperso in guerra. Tra le tre donne, però, scoppiano delle rivalità e gelosie; nel frattempo, Carlino, ritornato sano e salvo, sospettando l'infedeltà della moglie prende alloggio, non riconosciuto, nella sua casa dove scopre don Bucefalo e un altro spasimante di Rosa, don Marco (basso) che, ben celati dietro i tendaggi, attendevano, ciascuno, di trovarsi soli con la donna dei propri sogni per rivelarle il loro grande amore. Don Marco ritiene che il soldato Carlino sia l'amante di Rosa e, per farsi bello ai suoi occhi, finanzia la messa in scena di un'opera di cui egli stesso sarà protagonista a fianco dell'amata. Ma tutto va in fumo e Carlino, riconosciuto alla fine dalla moglie ne è riaccolto con grande gioia.